Era destino che questo post dovessi finire per scriverlo in fretta, nonostante ci tenga tantissimo.
Le coincidenze di cui parlo sono a proposito della data di oggi 27 febbraio 2015, giorno in cui aprono due mostre lontane l’una dall’altra e quindi impossibile da attendere entrambe. Decidete voi quale vi risulta più a portata di mano.
Juan Pablo Macías – ospite di Guilmi Art Project lo scorso agosto -, alla Galerie21 a Livorno ripropone i muri incisi con degli estratti di The Anarchist Doctrine Accessible to All, scritto nel 1925 dall’anarchico José Oiticica. Le pareti erano state prodotte a Villa Romana, Firenze, in occasione della prima release di WORD+MOIST PRESS, il nuovo progetto editoriale dell’artista messicano. La release è stata proprio la traduzione del libro su citato, dal portoghese all’inglese, ad opera del collettivo Agência Transitiva. [se invece siete di passaggio a Città del Messico, vale la pena di fermarsi da Marso, la galleria della giovanissima Sofia Mariscal, dove è in corso Sobre Negro, un progetto curato da Michel Blancsubé, appunto sui Los Negros, Arturo Hernández Alcázar, Mario de Vega y Juan Pablo Macías. Pare che sia da vedere!]
Elena Mazzi, ancora una volta con Elisa Strinna, è invece ospite di Carlos Garaicoa da oggi fino al 6 marzo nel suo studio di Madrid, con la mostra Open Studio 10.0 Una singularidad desnuda / A Naked Singularity. Con le due artiste tanti nomi non da poco che propongono opere legate al suono [Juan Carlos Alom, Miguel Álvarez-Fernández, Balada Tropical, Massimo Bartolini, John Cage, Tania Candiani, Mircea Cantor, Amir Fattal, Carlos Garaicoa, Shilpa Gupta, Yonel Hidalgo, Vasili Kandinski, Archivo ChakraRPM, Jorge Macchi, Elena Mazzi & Elisa Strinna]. Copio e incollo qui la significativa citazione nel comunicato stampa della mostra: The artist who creates silence or emptiness must produce something dialectical: a full void, an enriching emptiness, a resonating or eloquent silence. Susan Sontag, The Aesthetics of Silence.

E a proposito di silenzio eloquente, c’è un’altra coincidenza di cui voglio mettervi al corrente. E’ appena uscito il nuovo numero del magazine di cultura contemporanea Notas Y Reflexiones, di Francesco Ozzola. Qui di nuovo interviene, tra gli altri, Pietro Gaglianò, con un breve scritto proprio sul silenzio, di cui ogni tanto avremmo veramente bisogno.