2024 – Marta Magini / Nicola Di Croce

Dal 2 al 10 gennaio 2024 riapre Le Chiavi di Casa con Marta Magini e Nicola Di Croce, in una collaborazione che vedrà i due artisti esplorare dimensioni del suono e del movimento nel contesto della marginalità di Guilmi, amplificata dal periodo invernale. Notoriamente infatti, i mesi che vanno da settembre a marzo, desertificano le strade del paese, che restano battute solo da chi trasporta i maiali nelle cantine per l’annuale rituale della produzione della ventricina e dalla sfilata dei carri del carnevale.

Eppure Marta Magini e Nicola Di Croce sono alla ricerca proprio di tale isolamento, ottimo per la definizione di un progetto comune, prima di far ritorno alle rispettive quotidianità, probabilmente più dinamiche e distrattive. GuilmiArtProject farà del suo meglio per farli sentire a casa e dargli tutti gli strumenti per lavorare proficuamente e caldi.

Nicola Di Croce e Marta Magini

Marta Magini è artista e performer. La sua ricerca intreccia pratiche performative, danza, arti visive e scrittura. Si laurea alla magistrale in Arti Visive allo Iuav di Venezia e frequenta in seguito il Master MAP_PA in Arti Performative al Mattatoio di Roma. Attualmente è artista in residenza presso MAC Studi d’Artista a Padova.

A partire da un lavoro su corpi in loop e gestualità insistenti, indaga i territori della ritualità, della familiarità e dell’affezione nel tentativo di aprire spazi di contraddizione tra produttività, improduttività e auto-produzione dell’atto performativo.

Nicola Di Croce è artista sonoro e ricercatore. Il suono è centrale nelle sue attività artistiche e accademiche. La sua ricerca si concentra sul rapporto tra Studi Urbani e Cultura Sonora; è interessato ad approcci qualitativi, partecipativi e creativi orientati all’indagine delle trasformazioni urbane e culturali e all’analisi e al progetto di politiche urbane attraverso metodologie emergenti nell’arte sonora e relazionale. È membro fondatore del centro studi SSH! Sound Studies Hub e docente di Sound design presso lo Iuav. 

La collaborazione tra Marta Magini e Nicola Di Croce esplora le possibilità dello scambio epistolare per la creazione artistica con l’idea di innescare esiti molteplici: dalla scrittura di storie e score performativi alla curatela di suoni e immagini, fino alla performance che integra registrazioni audio e movimento.