Si è concluso con un fantastico doc che speriamo di restituire presto alla cittadinanza, il workshop di Alessandro Carboni, esclusivo ed elitario, con gli anziani di Guilmi, in cui egli ha imparato da loro mestieri e saperi destinati forse a scomparire. Intanto ecco i teaser:
E poi alcuni fantastici momenti di Carboni con Pierino, maestro di formaggi e di ferro, e con i giocatori del bar il Pino, con i quali Alessandro avrebbe dovuto imparare la passatella. Non l’hanno fatto giocare!
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Progetto speciale per GuilmiArtProject – Guilmi 2013
If don’t know why do you ask?
laboratorio di apprendistato e scambio di saperi umani.
a cura di Alessandro Carboni
3 – 8 agosto 2013, Sala Polivalente, Guilmi
Alessandro Carboni presenta un nuovo laboratorio If don’t know why do you ask? dedicato al concetto di apprendistato e scambio di saperi. Da generazioni, a Guilmi, pratiche, lavori, competenze manuali artigianali, vengono trasmesse e ritrasmesse da padre in figlio, da generazione in generazione. Nel laboratorio l’artista interroga se stesso e i partecipanti sul concetto di imparare.
Qual è il significato generale e/o personale nell’acquisizione di competenze? Un gruppo di over 65 di Guilmi quali artigiani, lavoratori, pensionati, condivideranno esperienze e racconti di vita con l’artista, trasmettendogli e insegnandogli le loro pratiche manuali quotidiane. Tra ironia e abilità, il laboratorio cercherà di scoprire i saperi fondamentali custoditi nelle mani dei cittadini e nelle pratiche che tengono insieme la comunità di Guilmi.
If don’t know why do you ask? e’ un ulteriore tappa di esplorazione, ricerca e mappatura del paese e degli abitanti di Guilmi. Nel 2010, dopo un periodo di residenza nel paese, Alessandro ha realizzato il progetto Rethinking Human Energies e nel 2012 ha realizzato il laboratorio Esercizi sul Paesaggio
con gli adolescenti e con i bambini di Guilmi.
Biografia
Alessandro Carboni, artista visivo interdisciplinare, focalizza le sue ricerche sui cambiamenti globali società attraverso uno studio sul corpo e le sue trasformazioni antropologiche e socio culturali nello spazio urbano. Le opere sono delle mappature interdisciplinari che rappresentano i luoghi che
l’artista rimodula e intreccia a seconda delle diverse fasi processuali stimolate dalle specifiche contingenze urbane. I materiali di ricerca raccolti e prodotti durante i lunghi periodi di soggiorno, lavoro e residenza nelle aree urbane selezionate, vengono accumulati all’interno di un archivio che si trasforma in opere visive, installazioni, video e performance. Dopo una formazione in arti visive e performance tra l’Accademia di Belle Arti di Firenze e la Central Saint Martins di Londra ha sviluppato numerosi progetti, mostre, performance presso festival, musei e gallerie in Europa, Stati Uniti, Hong Kong, India e Cina. Tra le altre, ha collaborato con: School of Architecture di Hong Kong; School of Performance, University of Kerala, Trichur, India; Central Saint Martin’s Univerty of Art Londra; NABA, Milano; S.T.E.I.M, Amsterdam; FestArch festival Internazionale di Architettura; CCDC, Hong Kong; 1aSpace Hong Kong; Mediadanse – Département Danse de l’Université Paris-VIII; NewSchool University, New York; Dept.Architecture Tamkang University, Taipei; Master di Alta Formazione sull’Immagine Contemporanea, Fondazione Fotografia, Modena; IRESA, SousseUniversity – Tunisia. Nel 2012 ha presentato la l’installazione e performance Learning Curves alla XIII Biennale di Architettura di Venezia per il padiglione di Hong Kong.
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