Per svogliatezza della domenica mattina, non ci mettiamo ad esplicitare le ragioni sulle nostre “offerte formative”, le offriamo e basta. Pensiamo che tramite l’arte si impari del mondo e che l’arte debba essere insegnata, anche e soprattutto in Italia, anche e soprattutto da chi la pratica.
Fermo restante che l’esperienza del residente in paese è un momento di grande confronto e crescita per l’artista, per noi operatori e per la comunità stessa, sono due le due formule più specificatamente legate alla didattica dell’arte a GuilmiArtProject:
la Nuova Didattica Popolare e i Gaplabs
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Gli artisti, anche se non lo sanno, e anche se la maggior parte di loro rigetterebbe questo concetto, con la loro attività creativa aprono un processo che quasi sempre è pedagogico, soprattutto, e in modo speciale, quando non nasce con una finalità didattica. Una storica dell’arte, in una recente conversazione sul pregiudizio dei curatori, e del pubblico, nei confronti della formazione, ha detto “tutto quello che so al di là dell’arte l’ho imparato dall’arte”, e non si riferiva a stati emotivi o afflati spirituali, ma a possibilità di conoscenza oggettiva, alla scoperta o all’approfondimento di relazioni non banali.***
***Pietro Gaglianò
Ritratti di gruppo di Cosimo Veneziano
2014
La frase in neretto è di Lucia Giardino
ottobre 2014