2011 – Nicola Toffolini

La residenza di Nicola Toffolini a Guilmi si è svolta in due fasi principali: una di ricognizione del territorio a metà luglio 2011; l’altra, all’inizio di agosto, di realizzazione delle opere, con una metodologia in parte estranea al modus operandi dell’artista, in quanto dipendente da materiali non specifici e risorse umane non specializzate, ma presenti nel breve raggio d’azione dell’area dell’alto vastese.

L’artista, abituato a lavorare con sponsor ed aziende altamente qualificate, al fine di ottenere oggetti impeccabili dal punto di vista funzionale e di design, a Guilmi si è dovuto adattare a ciò che offriva il territorio, per di più tra luglio ed agosto, un periodo in cui notoriamente sono tutti in ferie. Ciò è stato in realtà  un bene perché gli ha permesso di mettersi in gioco e di ripensare alle proprie pratiche lavorative, abbandonando per un istante le logiche dell’arte di mercato o da galleria, a volte limitanti per la crescita di un artista.

Nicola ha inoltre avuto modo di sperimentare dei lavori site specific nella natura, senza limitazioni di carattere normativo, relativi alla tutela dell’ambiente o dei beni culturali; è entrato, da friulano, in contatto con l’elemento naturale abruzzese, a lui poco conosciuto, rinnovando un pensiero sull’energia della natura con materiale vergine e agendo direttamente su di esso.

Nicola ha infine, per forza di cose, sperimentato pratiche “relazionali”, sia in fase di realizzazione che di presentazione dei lavori. Per la realizzazione ha infatti dovuto bussare alla porta degli artigiani guilmesi, spiegando i suoi progetti e ricevendo in cambio un know out pratico e schietto. In fase di presentazione, Nicola ha guidato una sorta di processione pagana, che, partita dall’estrema punta nord-ovest del paese (la parte più ventosa, in cui l’artista ha istallato un anemometro), si è poi dipanata tangenzialmente ai fitti boschi, dove ha istallato le tre rimanenti opere, violando un territorio ormai quasi del tutto impraticato. Durante il cammino l’artista ha illustrato i suoi lavori, dando modo agli autoctoni di rileggere il territorio in chiave nuova e in spirito di rivalutazione.

Questa fase si è conclusa con un banchetto a cura di Giuseppe Bartolini e Teresa Ciccarone, preparato con le erbe di viaggio: erbe raccolte dal primo nell’itinerario dalla Toscana all’Abruzzo e preparate col supporto logistico e conoscitivo di Teresa, mia madre.

Nicola Toffolini, Offesa della Natura, comunicato stampa

Mappa Opere

Lascia un commento