GuilmiArtProject ha un nuovo amico molto speciale, un editore e scrittore iperbolico, curioso, appassionato e anticonvenzionale. L’abbiamo conosciuto lavorando su Elio Petri e rincontrato l’estate scorsa al festival del cinema di Karlovy Vary. Lui è Rainer J. Hanshe. Vive tra New York e Parigi, ma ha un’attenzione del tutto speciale per l’Italia di cui vanta le origini, per cui, quando può, non perde occasione per alloggiare in tutte le mete possibili del bel paese. Per Rainer l’Italia è quella raccontata dai tanti autori che egli tratta nei suoi scritti, che emerge dai tic di Carmelo Bene, dall’estro particolarissimo di Emilio Villa (che ha scandagliato in una recente opera mastodontica e quasi omnicomprensiva), dagli ammassi chiassosi di Federico Fellini, dall’etica caustica di Pier Paolo Pasolini. Come un rabdomante, Rainer va a caccia di tessere di mosaici scomposti, riassemblandoli insieme in un ordine particolarissimo, per non lasciare che la loro immagine svanisca, e facendo un favore anche a noi italiani, che abbiamo l’illusione – specie sotto l’attuale governo Renzi-Franceschini- con il Ministero dell’Approssimazione e Turismo…-, che delle immagini della nostra cultura possiamo vivere per sempre di rendita e marketing- scellerati che siamo!
E così, dicevo, Rainer J. Hanshe ricompone l’immagine astratta, studiata e amata dell’Italia, saldandone i pezzi con la sua esperienza diretta. Questa operazione l’ha portato anche a Guilmi, dove GAP lo ha ospitato per un mese intero a settembre 2014, dandogli l’occasione di lavorare al libro di Robert Kelly A Voice Full of Cities, e di concentrarsi su alcune pubblicazioni dedicate in particolare a Pier Paolo Pasolini Pasolini e a Miklos Szenkuthi, che sono già disponibili sul sito di Contra Mundum Press.
Mentre aspettiamo che si esprima direttamente sulla sua esperienza guilmese, coccolato da Teresa, Leonardo, Armando, Giovanni e Pino, tra ventricine e il temutissimo vino cotto, noi pubblichiamo volentieri una review sull’impresa illa qui sotto, nonchè un link alla sua rivista letteraria Hyperion, da consultare costantemente per gli ottimi contenuti e per ricordarci che ogni tanto si può anche approfondire.