Presentiamo la Nuova Didattica Popolare alla Fondazione Wurmkos onlus di Sesto San Giovanni. La Nuova Didattica Popolare, sicuramente il nostro progetto di più impatto, grazie all’orchestrazione di Pietro Gaglianò agirà come testimonianza del nostro operato negli anni. Alcuni hanno portato bandiere, altri video, altri ancora scritti. Noi abbiamo messo sotto vuoto le reliquie degli artisti, fatto lavare il tappeto del format, che da solo da rende lo spazio sovrano e di nuovo abbiamo chiesto a Pietro Gaglianò di essere un testimone. Chi meglio dell’autore di Mementum?
La Nuova Didattica Popolare, si terrà venerdì 1 marzo 2019 alle ore 19.00 (durata: 1 ora) nell’ambito della mostra “La terra è bassa. 10 luoghi per 10 progetti” a cura di Alessandra Pioselli.
Nuova Didattica Popolare è un progetto di Guilmi Art Project, le cui attività principali sono anche presentate in mostra. GuilmiArtProject è un programma di residenza artistica a cadenza annuale nel Comune di Guilmi (Ch), a cura di Federico Bacci e Lucia Giardino, che dal 2007 destabilizza le pratiche progettuali dell’arte operando in un territorio di provincia al di fuori del suo sistema consolidato.
Nel 2013 Bacci e Giardino invitano Pietro Gaglianò, critico d’arte impegnato nell’indagine delle estetiche del potere e attivo nella sperimentazione di formati pedagogici innovativi, a svolgere la Nuova Didattica Popolare, un programma di incontri che ha preso forma in vari spazi pubblici del paese. Gli abitanti di Guilmi sono sempre accorsi numerosi, portando con sé una sedia da casa, e prestandosi a essere parte di un’esperienza di comprensione sulle cose della comunità, a partire dalle immagini e dalle parole dell’arte.
Le lezioni delle edizioni di Nuova Didattica Popolare (2013-2017) sono state ideate e condotte da Pietro Gaglianò. Versato nella didattica che esplica anche tradizionalmente, in lezioni universitarie, seminari, conferenze, per la Nuova Didattica Popolare Gaglianò ha bandito le lezioni frontali e, armato di nuove intuizioni, ha messo in campo immagini e storie, portando il pubblico ad aprirsi un varco nel fortino della conoscenza dell’arte solitamente occupato dagli addetti ai lavori.
Per La terra è bassa Gaglianò presenterà al pubblico un estratto di questa esperienza, riproponendo alcuni brani di quanto presentato al pubblico Guilmese, aprendo anche un
interrogativo sulla replicabilità dell’esperienza pedagogica e sull’importanza di incontri che avvengono al margine dell’ufficialità.
La mostra La terra è bassa. 10 luoghi per 10 progetti, a cura di Alessandra Pioselli, pone in dialogo dieci “progetti territoriali” accomunati dall’intento di sostenere pratiche artistiche che si sviluppano in contesti locali e specifici, agendo mutuamente con le realtà sociali e culturali che li qualificano e innescando vari modi di rapporto con i contesti e le comunità.
Pietro Gaglianò (1975), laureato in architettura, critico d’arte e curatore indipendente, approfondisce l’analisi dell’arte contemporanea sulla linea delle libertà individuali, delle estetiche del potere, della capacità eversiva del pensiero critico e del lavoro artistico. Su questo tema nel 2016 ha pubblicato Memento. L’ossessione del visibile (Postmedia Books) e alcuni saggi in Italia e all’estero. Da anni sperimenta formati ibridi dello spazio di verifica dell’arte, in cui esperienze di laboratorio e formazione si innestano sul modello tradizionale della mostra e del convegno con progetti in Italia e all’estero. Si occupa inoltre, con saggi, progetti e mostre, della politica del corpo e della storia della Performance Art e delle possibilità dell’arte contemporanea in relazione alla sfera pubblica. È direttore artistico di Scripta Festival. Dal 2015 è parte del board del Forum dell’Arte Contemporanea. Dal 2016 è parte del board di Nesxt (Torino). È responsabile e curatore del progetto Nuova Didattica Popolare. È tra i promotori della residenza di artisti per artisti Madeinfilandia. Collabora con Associazione Centro Creazione Cultura e Associazione Fosca, Firenze. È fondatore del progetto The Wall (archives). Lavora dal 2011 con l’Università degli Studi di Firenze – Facoltà di Lettere e Filosofia, e con le scuole d’arte internazionali Santa Reparata International School of Art e SACI – Studio Art Center International. È coordinatore artistico per l’Italia dei progetti della rete europea Roots&Routes.
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