Biennale dello Spazio Pubblico
18/5/2013 – Facoltà di Architettura Roma Tre – Largo Giovanni Battista Marzi, 10
09.00-11.00 – a cura di Pascuale Persico, Matteo Fioravanti, Filomena di Tommaso, Cristina Tartari
Il nostro panel recitava così:
Racconti ed esperienze in-disciplinate di professionisti impegnati nella pianificazione debole ovvero in azioni che accolgono modelli sperimentali di approccio, di ascolto delle realtà locali e di trasformazione dello spazio pubblico.
Presentazione di esperienze, discussione e prospettive.
Confronto come esposizione performativa dei soggetti coinvolti nel catalogo della città e l’altra città, un lemmario della nuova tassonomia operativa dello spazio condiviso. Il nostro lemma era A-progettualità.
Partecipanti: 2TR architettura – architetti di strada – architettura attuale – archivio personale – ARTU – aste e nodi – casale del sughero – Centro Studi Dante Bighi – FAME – frontiere aperte – GuilmiArtProject – Iole Giarletta – Laboratori Management Area Vasta – IRA C – MANIFESTO2020 – Matrica – MeP – MIRAorti – occupare il margine – qart progetti – SALBE – storie mobili – Tempo Reale – tempo riuso
E poi Matteo Fioravanti ha presentato i relatori
e Chico ha perfomato presentando Guilmi e GuilmiArtProject (la proiezione sullo sfondo mostra Emanuela Ascari sul cubo di terra dell’estate 2012).
Frasi topiche: GAP ha un approccio non tassonomico contrario a chi ha una proiezione tassidermica del paese (Guilmi)
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